Barbara Lanati
1999 – Ferro, fili, gelatine fotografiche, dagherrotipi.
Dimensioni: cm. 64x66x23
Barbara Lanati è un’anglista molto nota in Italia: grande studiosa e traduttrice e innamorata di Emily Dickinson. Quindi ho costruito un doppio ritratto con Emily, utilizzando un dagherrotipo della poetessa (che è anche l’unica sua immagine esistente) nell’ovale a sinistra, ed un dagherrotipo di Barbara a destra. Intorno all’ovale vi sono brandelli della sua scrittura tratti dalle poesie originali, pubblicate in copia anastatica; intorno al dagherrotipo di Barbara brandelli delle sue traduzioni. In centro:
C’è una solitudine dello spazio,
una del mare,
una della morte, ma queste
compagnia saranno
in confronto a quel più profondo punto
quell’isolamento polare di un’anima
ammessa alla presenza di se stessa –
finito infinito.
Nell’angolo superiore uno scorcio della camera di Emily, con nello spigolo più puntuto il ritratto del padre-padrone e nello spigolo inferiore il sentierino che univa casa sua con la casa del fratello, unico corridoio fisico verso il mondo esterno.
Nelle quattro lunette intorno, brandelli di immagini della casa e dello studio di Barbara, luogo in cui sono state elaborate le traduzioni.
Barbara Lanati
1999 – Iron, nylon threads, photographic emulsions, daguerrotypes.
Dimensions: cm 64x66x23
Barbara Lanati is a well known teacher of English and American litterature, famous scholar and translator. She fell in love with Emily Dickinson. I therefore proceeded to the organization of a double portrait, using a daguerrotype of Emily Dickinson (the only existing image of the poet from Amherst) printed on the left wing oval mirror and a daguerrotype of Barbara on the right wing. Around Emily’s oval, scraps of her poems in the original anastatic of her writing; around Barbara’s daguerrotype, scraps of her translations.
At the very center the following poem:
There is a solitude of space
A solitude of sea
A solitude of death, but these
Society shall be
Compared with that profounder site
That polar privacy
A soul admitted to itself
Finite Infinity
A foreshortening of Emily’s room, in the upper corner of the work: the portrait of her father on the sharper corner and on the inferior one the narrow lane joining Emily’s house and her brother’s mansion, the only path towards the “modern” world. In the remaining four lunettes, tattered photos of Barbara’s house and of her studyroom, where she worked at the translation of Emily’s poems.
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